19 Dicembre 2007
“L’onorevole Violante prende di mira l’amministrazione del Senato sulla questione del noto emendamento antiomofobia nel Decreto sicurezza, perche’, a suo dire, gli uffici non sarebbero stati leali con il Governo. Ma punta il dito in direzione sbagliata. Primo, perche’ quell’amministrazione e’ notoriamente efficiente e sopra le parti, secondo, perche’, quando la questione fu sollevata in Aula, ne’ il Governo ne’ la maggioranza dissero una parola. Eppure c’era tutto il tempo e il modo per rimediare. Perche’ non fu presa alcuna iniziativa? E perche’ si e’ pensato e agito come se il Capo dello Stato non rispettasse i suoi doveri costituzionali e firmasse comunque il decreto?”.
E’ quanto dichiara il sen. Marcello Pera che aggiunge:
“Prima che l’onorevole Violante diventi recidivo, segnalo un altro problema. I soliti ministri responsabili del primo pasticcio ne stanno preparando un secondo: ripresentare il decreto, solo cambiando qualcosa, nella forma, qua e la’. Ricorda l’onorevole Violante che questo e’ ormai da molti anni proibito? Oppure, nel caso il Governo insistesse in un altro errore, si riserva di darne ancora la colpa all’amministrazione del Senato?”.
Roma, 19 dicembre 2007