Interviste

Intervista su “Italia Oggi”

1 Aprile 2008

di Marco Castoro

E’ stato presidente del Senato sotto il Governo Berlusconi. Oggi Marcello Pera riparte dal ruolo di capolista al senato nel Lazio, una delle regioni decisive per l’esito della contesa elettorale.

Questa campagna elettorale non le sembra un po’ anomala?
Anche gli argomenti sono gli stessi. Non a caso io mi sto impegnando molto sulla questione del laicismo che Veltroni tende a nascondere. C’è in giro una cultura che cerca di indebolire la nostra identità, con il rischio di una perdita della nostra storia, della nostra tradizione.

è favorevole alle larghe intese?
Assolutamente no. Ciascuno deve puntare a vincere le elezioni. Non le ha fatte nemmeno Prodi che fece l’errore di comportarsi come se avesse vinto con tanti punti in più di maggioranza. Disse di no proprio a quelle cose che ora Veltroni rimpiange. Piangono sul latte versato.

Lo spacchettamento della Cdl, può dare problemi?
La Destra e l’Udc non saranno determinanti. Finalmente anche il sistema politico italiano va verso una situazione diffusa in Europa, con i primi due partiti che se si sommano i voti danno una forbice tra il 70-85%, vantaggio che lascia ancora margine ad alcune opposizioni marginali di destra e di sinistra e fa dei due partiti un perno del sistema: o governa uno o l’altro, senza gli inquinamenti in parlamento dovuti ai piccoli partiti.

Par condicio. Una legge che imbavaglia.
Impedisce quello che sarebbe utile e auspicabile. à una legge sciagurata. Da cambiare assolutamente.

Il Lazio spartiacque della tornata elettorale.
Esito decisivo. Non a caso lo sto battendo in lungo e in largo, in tutte le province, cercando di far osservare che c’è un voto utile e un voto che impedisce la governabilità. Sarebbe una catastrofe se poche centinaia di voti nel Lazio diventassero determinanti per il senato.

Quel senato a lei cosí caro. Che ha dato non pochi problemi al suo successore, il presidente Marini. Come sarà la prossima legislalura?
Il Pdl vincerà anche al senato. Sarebbe utile che non si ripetessero gli attacchi alla presidenza come si verificò nel mio caso. A Marini non è accaduto.

Chi sarà il prossimo presidente del senato?
Non lo so. à una domanda difficile.

Marcello Pera cosa farà di importante?
Non è questo il momento di pensarci. Ci sono altre ambizioni: convincere gli elettori e vincere le elezioni.

Berlusconi non le pare un po’ stanco?
Lo vedo sempre determinato, seppure consapevole delle difficoltà che attendono lui e il paese. à molto responsabile.

Di Veltroni cosa pensa?
Un uomo che rincorre, che ripete posizioni da noi anticipate. Tuttavia di alta capacità di comunicazione, ben superiore alle ricette che ha a disposizione. Sa perfettamente che una sua parziale vittoria avrebbe conseguenze non indifferenti per il partito e per la sua carica. Quindi doppia motivazione: leadership e politica.

I rapporti con Casini? Sono cambiati?
Una volta andavamo più d’accordo. Dopo la sua scelta, inevitabilmente, i rapporti politici sono andati perduti. Ha commesso un gravissimo errore politico: non ha compreso l’evoluzione del nuovo sistema, imperniato su due partiti, non quello che auspica lui, basato sui governi che si fanno e si cambiano in parlamento. Quanto tragica sia stata la sua scelta si vedrà al voto. Semmai uno come lui che ha forte desiderio di leadership avrebbe dovuto fare il contrario…

Formigoni vuole fare il presidente del senato…
Chiunque voglia fare qualcosa non ci deve pensare oggi ma dopo il 14 aprile. C’è ancora tanto tempo.

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