Interviste

Intervista su “La Provincia di Latina”

9 Aprile 2008

di Igor Traboni

Marcello Pera, capolista Pdl al Senato Lazio, è particolarmente legato alla provincia di Latina e conosce bene le problematiche della nostra provincia e, più in generale, del Lazio meridionale. Proprio da qui partiamo per alcune domande all’ex presidente del Senato: Senatore Pera, a suo avviso cosa bisogna fare per la provincia di Latina? 
Nell’immediato vanno attuate misure straordinarie per sostenere la filiera della mozzarella di bufala che in questa regione sta subendo gravi danni a causa della dissennata politica del centrosinistra in Campania. In generale dobbiamo sostenere tutto il sistema delle imprese perchè solo aziende forti e sane portano ricchezza, occupazione e sviluppo.

In che modo si possono aiutare le imprese?
L’era dei contributi “a pioggia” sta finendo. Ora è necessario pensare al sistema territoriale nel suo insieme. Per questo, per prima cosa ci vogliono forti investimenti sulle infrastrutture. Si parla molto di potenziare i collegamenti tra Lazio e Campania. Questo va bene ma credo che sia anche importante integrare meglio il sistema viario della provincia di Frosinone con quella di Latina. Allo stesso tempo dobbiamo potenziare il sistema portuale soprattutto per la navigazione da diporto. Penso che Latina abbia un potenziale turistico straordinario grazie alla bellezza del litorale, delle isole ponziane e delle tante realtà dell’entroterra.

Anche l’agricoltura è una voce molto importante dell’economia pontina
Ho sempre creduto nel ruolo multifunzionale dell’agricoltura. A Latina come nel resto d’Italia lo sviluppo passa per la certificazione dei nostri prodotti tradizionali e l’innalzamento della qualità.

Cosa blocca lo sviluppo definitivo di Latina?
Le province del Lazio hanno tutte lo stesso problema: un’eccessiva dipendenza da Roma e una subordinazione delle loro priorità rispetto alla Capitale.

E come se ne esce?
La soluzione non è mai quella di mettere in contrapposizione gli interessi particolari dei territori. Bisogna applicare meglio il principio di sussidiarietà, aumentare le risorse e gestirle sul territorio per progetti che garantiscono una reale ricaduta in termini di sviluppo.

Passiamo alla campagna elettorale oramai agli sgoccioli: più o meno faticosa delle altre?
Tutto sommato analoga a quelle che ho già vissuto. A parte questo sistema elettorale che proprio non mi piace. E’ una legge pessima, soprattutto perchè non dà modo ad un determinato territorio di esprimere la propria rappresentatività. Lo dissi a suo tempo e fui zittito, ma adesso in tanti mi danno ragione . Di positivo c’è solo il fatto che potrebbe portarci ad un vero bipartitismo, come in altri Paesi europei.

Una campagna elettorale che vi vede fare la corsa anche nei confronti di qualche ex alleato. Come vive questa situazione?
Diciamo che i piani vanno distinti. Per quanto riguarda Giuliano Ferrara, abbiamo delle battaglie in comune, ad iniziare da quella dell’aborto, ma si tratta di valori meglio rappresentati nel Pdl. Casini invece non ha capito che si va verso il bipartitismo, per questo dico che votarlo è un errore. Anche in questo caso, poi, abbiamo tanti valori in comune, ma il Pdl rappresenta meglio questi valori, dal cristianesimo alla famiglia alla patria. Nella scelta di Storace credo abbiamo influito più elementi interni ad Alleanza nazionale. Per quanto riguarda il voto a La Destra, vale lo stesso discorso per l’Udc: non è un voto utile.

A proposito di valori e mondo cattolico, il Pd corre anche lungo quest’ultimo versante…
Una corsa ad handicap, visto che ha spostato due senatori cattlici come la Binetti e Bobba alla Camera, per far posto ai radicali! Nel Pd del camaleontico Veltroni, i cattolici non troveranno spazio, perchè quella sarà piuttosto la casa dei pacs, delle coppie di fatto, della sperimentazione sugli embrioni. 

Ultima battuta: è d’accordo anche lei sul fatto che la partita decisiva per il Senato si giocherà nel Lazio?
Penso piuttosto che il Lazio è la regione di importanti province, e non solo di Roma. E nel Lazio i valori di cui parlavo prima sono fondanti, molto sentiti. Per questo mi rivolgo agli elettori della provincia di Latina: non disperdete il vostro voto, ma date forza al Pdl e ai valori in cui credete.

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