Interventi

Intervento in Aula sulla richiesta di autorizzazione a procedere all’arresto del sen. Lusi

21 Giugno 2012

Presidente, prima dell’intervento che il senatore Lusi ha fatto a sua difesa, contro la richiesta dell’autorizzazione al suo arresto, avevo la mia consueta ed antica sistematica batteria di argomenti, che ho ripetuto in tanti anni di vita parlamentare e che non avrei avuto alcuna difficoltà oggi a ripetere. 
Sono contrario all’arresto preventivo. In questo caso, secondo me, è ancora più palese la motivazione.

I magistrati hanno praticamente chiuso le indagini. I reati – essi dicono – sono documentati. Allora, la procedura è molto semplice. I magistrati conoscono la procedura: si chiede l’autorizzazione, si va davanti al giudice, si fa l’udienza preliminare e poi si celebra un processo, e ciò può avvenire in pochissimo tempo. 
Perchè, al contrario, non si fa questo? Tra i vari fumus che ho sentito nominare ne esiste un altro che vorrei introdurre io: a me sembra ci sia il fumus manifestae inutilitatis. 
Qual è la manifesta inutilità, e perchè la manifesta inutilità di arrestare preventivamente il senatore Lusi? Se è tutto cosí acclarato, se è tutto cosí documentato, se questo processo potrebbe essere addirittura celebrato fra pochi mesi, perchè l’arresto preventivo? Ma questa è una vecchia batteria di argomenti che non intendo illustrare adesso. Ve n’è uno in più che mi ha preoccupato. 
Il senatore Lusi ha svolto una difesa, un’acuta difesa in punto di diritto, dalla quale, non essendo io giurista, ho compreso un punto. Il senatore Lusi ha chiamato in causa altri personaggi: dirigenti del suo ex partito, dirigenti o altri che ricoprono l’incarico di senatore in quest’Aula. 
Rispetto a ciò, mi trovo in grave difficoltà, perchè quei dirigenti che vengono chiamati in causa, in correità, dal senatore Lusi sono quelli che oggi votano per il suo arresto. Ed io, che devo a mia volta votare, mi chiedo: il mio voto avrà l’aspetto del voto di condanna nei confronti del senatore Lusi e di assoluzione di coloro che lui ha chiamato come suoi correi? Cioè, io sono chiamato a decidere sul senatore Lusi perchè era un ladro, un mariuolo, perchè è un mascalzone – secondo alcuni dei tanti epiteti che il senatore Rutelli ha usato nei suoi confronti – ma, al tempo stesso, devo dire che, invece, il senatore Rutelli ed altri del suo partito erano persone che non si erano accorte, che dormivano, che erano addormentati: che altro? 
Qui c’è un elemento di merito su cui non vorrei giudicare, e l’autodifesa che il senatore Lusi ha svolto ci introduce in questo elemento di merito. Egli ci ha detto, affinchè sia chiaro: io mi assumo le responsabilità ma guardate, collega tal dei tali, e tu, collega tal dei tali, e forse altri, che anche voi avete le vostre responsabilità. 
Di fronte a due (uno formalmente imputato e altri no) che hanno opinioni cosí discordi e che tra di loro si rimpallano le responsabilità, cosa dovrei fare? Dovrei dire che il senatore Lusi è manifestamente in torto, oppure che il senatore �«tal dei tali�» ha manifestamente ragione? 
Non possiamo farla fare ai magistrati questa cosa? Hanno già acquisito le prove, stanno per chiudere le indagini. Si può andare all’udienza preliminare ed eventualmente poi andare a giudizio. Perchè anticipare noi oggi un giudizio che è anche palesemente di merito? 
Guardate che il fumus manifestae inutilitatis è anch’esso un fumus un po’ pericoloso nei nostri riguardi. Se ci viene chiesto di fare un atto palesemente inutile perchè non serve, la mia domanda è: perchè ci viene chiesto? Non voglio rispondere a questa domanda, come non voglio rispondere alla domanda se il senatore Lusi sia colpevole, mentre gli altri – che lui ha chiamato in correità – siano invece innocenti. 
Per queste ragioni, con dispiacere, e ringrazio il mio Gruppo che certamente me lo consentirà, annuncio che parteciperò alla votazione ed esprimerò, come ho sempre fatto in questi casi, e oggi con questa motivazione aggiuntiva, contro la richiesta di arresto del senatore Lusi.

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