23 Agosto 2007
Pera: ‘Chi offende la Brambilla ha paura della concorrenza’
di Stefano Cecchi
Senatore Pera, Berlusconi sostiene che intorno al nascente Pdl si è fatto un polverone ridicolo…
«Ha ragione. Un polverone ridicolo intorno a un’idea seria che può cambiare lo scenario politico del centrodestra. Un’idea seria alla quale sta lavorando una persona seria come Michela Brambilla».
Un’idea seria ma diversa da Forza Italia…
«Vede: Forza Italia oramai è un partito consolidato, come dimostra anche la fase attuale dei congressi comunali e provinciali, che non dovrebbero essere sprecati, come purtroppo talvolta accade, per far solo nomine come se si disbrigassero pratiche notarili».
Il Pdl invece…
«Per ora è un partito gemello che ha un’altra funzione: rivolgersi a quelli elettori di centrodestra che o non si sentono rappresentati appieno dalla Cdl o vogliono andare oltre gli schemi attuali dei piccoli, oppure semplicemente vogliono un bipolarismo più credibile. Strano che non lo capiscano proprio quegli ex-dc che su questo punto insistono da anni».
Quindi sulla scheda elettorale potremmo trovare distinti i simboli di Fi e Pdl?
«Oggi è prematuro dirlo. Certo, un partito non nasce per non presentarsi agli elettori. Sarà l’evoluzione della politica a decidere se il Pdl rimarrà un partito gemello e consorziato oppure il primo nucleo di un grande schieramento di centrodestra».
Ogni volta che si parla di partito unico del centrodestra, però, c’è sempre qualcuno che aziona il freno…
«Perchè, esattamente come accade per il Partito Democratico, fin qui si è sempre pensato a un tentativo di fusione degli apparati. Questi, rispondendo alle leggi di conservazione, tutto vogliono e possono fare tranne che fondersi con altri».
Il Pdl, invece, sarebbe una cosa diversa…
«Il Pdl potrebbe essere l’inizio di un percorso nuovo. Ed è bene che cominci così, senza riunioni a tavolino in cui si decidono quante quote nel soviet supremo spettino all’uno o all’altro. Se lo vorranno, il Pdl lo faranno nascere gli elettori».
Un’ambizione alta…
«Altissima. Ma risponde a un’esigenza politica».
Michela Brambilla, però, ha incassato quasi esclusivamente critiche e attacchi pesanti…
«Perchè ci sono troppi maestri. Io sono offeso dal sentirla definire ‘trota salmonata’ o ‘pescivendola’ da parvenu e vecchi mestieranti della politica che si ritengono dei professionisti, anche se hanno tanti voti quanti figli. E poi…».
Prego.
«L’atteggiamento di chiusura e di superiorità nei confronti della Brambilla giustifica proprio la nascita del Pdl, perchè dimostra che i partiti tradizionali sono oramai diventati così esclusivi e chiusi che considerano intruso anche chi vuole semplicemente dare una mano».
Guardi che anche in Forza Italia, i giudizi verso la Brambilla sono feroci…
«Li ho letti anch’io. Mi sembrano ingenerosi o interessati. Se pensassimo a quando nacque Fi, ci ricorderemmo che tutti noi venivamo considerati allo stesso modo»
Il partito di plastica, il partito azienda…
«Appunto. Nel ’94 eravamo tutti pescivendoli. Le pare possibile che oggi che siamo diventati addirittura senatori ci mettiamo a dare le pagelle? Abbiamo il monopolio del mercato ittico o ci è presa la strizza della concorrenza?».