23 Maggio 2012
Anche alla luce della durata limitata della Costituente, “il Parlamento -prosegue Pera, rispondendo ad alcuni appunti mossi alla proposta- non sarebbe affatto ‘delegittimato’ e potrebbe occuparsi all’agenda economica”. Pera è decisamente critico rispetto al percorso attualmente intrapreso sulle riforme: “E’ poca cosa. La riduzione dei parlamentari fatta cosi’, tanto per dare un contentino all’opinione pubblica”. Per l’esponente del Pdl tale riduzione, appena decisa dalla prima commissione, “avviene all’insegna della parola d’ordine del ‘risparmio’, ma io dico che non si puo’ riformare la Costituzione per semplici esigenze di risparmio quando non si sa l’Italia e’ federale o no, se il premier e’ Monti o Napolitano, e se non si sa qual e’ il ruolo del Parlamento. E cosi’ rischiamo di sprecare un’occasione”.
“La verita’ -conclude- e’ che ci vuole un colpo d’ala da parte di tutte le forze politiche, una buona dose di coraggio, per tornare a parlare di cose nobili, la piu’ nobile delle quali sarebbe un nuovo patto tra gli italiani, Grillo e i suoi compresi”.