29 Ottobre 2016
Referendum, Pera: “Se vince il No si blocca tutto”
“Non esiste alcuna motivazione, politica e di merito, per votare No”. Così Marcello Pera, ex presidente del Senato e presidente del comitato LiberiSì, oggi a Cagliari per spiegare le ragioni del Sì al Referendum costituzionale del 4 dicembre”.
Ansa News
“Non esiste alcuna motivazione, politica e di merito, per votare No”. Così Marcello Pera, ex presidente del Senato e presidente del comitato LiberiSì, oggi a Cagliari per spiegare le ragioni del Sì al Referendum costituzionale del 4 dicembre. “Sì perché il testo della riforma – ha detto – contiene punti qualificanti, in particolare l’eliminazione del voto di fiducia al Senato che sta diventando ormai un problema insostenibile, e la redistribuzione dei poteri tra lo Stato e la Regione”.
Sfortunatamente, ha sottolineato Pera “la campagna referendaria presenta il voto come una scelta contro o a favore il Governo, contro o a favore la segreteria del Partito Democratico, in questo modo si perde il significato importante della Riforma costituzionale che, bisogna dirlo, rappresenta un bene per l’Italia”. Sulla legge elettorale come ago della bilancia che influenza le posizioni della minoranza dem, “so che il premier si è detto disponibile a modificarla, ma questo non ha nulla a che fare con una riforma che noi dobbiamo comunque portare a casa perché è attesa da decenni.
Non possiamo fermarci con la scusa che la legge elettorale attuale non è adeguata: quella si può facilmente cambiare, la Costituzione no”. Se dovesse affermarsi il No – ha osservato Pera – i problemi sono dietro l’angolo: “In caso di dimissioni del Governo, l’Italia otterrebbe la flessibilità chiesta in questi giorni da Matteo Renzi in Europa?”. Quanto ai mercati, “gli investitori stranieri che comprano il nostro debito pubblico, continuerebbero ad avere la stessa fiducia, oppure avremmo difficoltà economiche e finanziarie?”. Insomma: “C’è speranza se prevale il Sì, ma se il No ha la meglio allora si blocca tutto”.