Libri in italiano

Hume, Kant e l’induzione, Il Mulino, Bologna 1982

 

Hume è noto per aver sollevato il problema dell’induzione; Kant per essere stato svegliato dal sonno dogmatico e aver dato una risposta e una soluzione – o addirittura la soluzione completa, com’egli diceva – al problema di Hume. Ma, dell’induzione, Charlie Dunbar Broad ha scritto che ancor oggi essa è “lo scandalo della filosofia” e, della risposta di Kant, Lewis White Beck, uno dei massimi studiosi kantian, ha lamentato che “è uno scandalo continuo della filosofia che dopo due secoli si debba ancra dibattere “quale” fu la risposta di kant a Hume. 

Se è così, c’è uno scandalo nello scandalo e le speranze di venirne a capo si complicanoassai. Questo libro muove dal presupposto che non sia un bene (neanche in filosofia) che gli scandali avvengano; in ogni caso, che sia un male che si perpetuino. Perciò, dopo aver esaminato il ruolo che Hume e Kant assegnarono all’induzione nella ricerca scientifica e la loro concezione del metodo della scienza, esso si propone di mostrare che Kant rispose a Hume su tutti i problemi dell’induzione che egli sollevò; che l’interpretazione tradizionale secondo cui Kant non rispose a Hume si basa su alcuni fraintendimenti; che la risposta di Kant è ancor oggi praticabile. Muovendo da questa risposta, nonchè da alcuni risultati della moderna logica induttiva (Carnap, Reichenbach), viene qui introdotto un modo prometente e, per la parte in cui ciò è possibile, risolutivo di tratare il vecchio scandalo della giustificazione dell’induzione.

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