31 Luglio 2007
«Con le sue dimissioni, accolte come se fossero una pratica da sbrigare in fretta, l’onorevole Previti ha consentito di salvare le prerogative del Parlamento, proprio mentre era sul punto di trasformarsi in una sorta di cancelleria alle dipendenze dell’autorità giudiziaria». È quanto dichiara il senatore Marcello Pera che aggiunge: «Il caso Previti si trascina da oltre dieci anni, durante i quali nessuna persecuzione e violazione di norme giudiziarie, nessuna denigrazione, nessun massacro dell’immagine gli sono stati risparmiati. La pervicace volontà giudiziaria e politica di dare la caccia al mostro ha prevalso sul rispetto di ogni regola, istituzione, persona. Ma quando un Parlamento rinuncia alla propria difesa, le istituzioni si trasformano in organi di parte, si discreditano, e decadono a danno di tutti. L’arma del moralismo all’ingrosso si ritorce sempre contro chi la usa. Già oggi quelli che si compiacciono di aver compiuto un atto dovuto e fanno sfoggio di anima bella cominciano ad avere l’incubo di essere loro stessi la preda di turno. E domani, quando da cacciatori diventeranno braccati, rimpiangeranno di non aver difeso Previti, il Parlamento e se stessi».
Roma, 31 luglio 2007